I premi vinti nelle trasmissioni televisive possono anche superare le centinaia di migliaia di euro: ma quanto incassa realmente un vincitore?
I programmi televisivi a premi sono molto il motore della televisione italiana. Che si parli di quiz, reality o semplici “lotterie” appassionano milioni di telespettatori che ogni sera durante la cena o prima di scegliere il proprio programma preferito decidono di svagarsi per rispondere a domande di cultura generale o semplicemente scegliere un pacco contente il denaro. Anche tutto il gossip che scatenano i reality aumentano ovviamente l’audience, con il quale l’azienda produttrice andrà a pagare le vincite dei concorrenti. Ma quello che non tutti sanno è che nella stragrande maggioranza dei casi i premi vengono assegnati in gettoni d’oro.
A differenza di qualche anno fa la legge non vieta più il pagamento in contanti nei quiz televisivi. A seguito della sentenza del Tar del Lazio del 16 ottobre 2018, ora si possono effettuare pagamenti in contanti come per il gioco del lotto e le lotterie nazionali, ma va aggiunto che questo accade in una percentuale molto bassa dei casi. Quasi tutti i programmi, infatti, riconoscono i concorrenti con i gettoni d’oro. E questa tipologia di pagamento è molto diversa rispetto ai contanti poiché la cifra vinta in gettoni non corrisponde al suo valore finale una volta convertita. Va sottolineato, infatti, che i gettoni d’oro sono tassati. Inoltre, in aggiunta, il fortunato vincitore per poter vedere realmente il suo montepremi dovrà attendere dai 3 ai 6 mesi prima di ricevere quanto spetta.
I gettoni d’oro sono stati introdotti fin dal primo momento in cui sono stati istituiti i quiz televisivi, nel lontano 1955. Si tratta di gettoni d’oro veri e propri di peso variabile e con inciso sulle due facce il logo dell’azienda commissionante. Il valore dei gettoni d’oro che entrano nelle tasche del vincitore è pressoché identico alla cifra del montepremi, ma al tempo stesso non tutti sanno che su tale somma la rete televisiva trattiene immediatamente il 22% di IVA. Se quindi si vincono 100.000 euro euro si ricevono gettoni d’oro per un valore totale di circa 78 mila euro. Da questo importo, inoltre, bisognerà sottrarre qualche altro migliaio di euro con altri passaggi.
I premi e le vincite appartengono alla categoria dei redditi diversi, i quali sono assoggettati a imposta secondo il criterio di cassa e per l’intero importo, senza quindi che sia ammessa alcuna deduzione e variano a seconda della manifestazione: mentre per i premi di lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza autorizzati abbiamo il 10%, sui premi dei giochi svolti in occasione di spettacoli radio-televisivi si applica una ritenuta a titolo d’imposta del 20%.
Per tutte le altre vincite, invece, la ritenuta è del 25%. Riprendendo quindi un montepremi di 100mila euro, già sceso a 78 mila euro per effetto dell’Iva, l’importo netto dei gettoni d’oro sarà di 65.600 euro. Insomma, sempre tanti soldi, ma la decurtazione appare evidente.
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