Il riposo è uno degli aspetti fondamentali per il benessere di una persona, ma ci sono degli orari prestabiliti nei quali il nostro fisico ha benefici
Il riposo è un aspetto fondamentale per il benessere di una persona. Rimanere svegli molto a lungo può creare problemi non solo a livello fisico ma anche mentale, aumentando in modo spropositato lo stress. A molti sarà capitato di svegliarsi al mattino molto stanchi nonostante si possa pensare di aver dormito abbastanza.
Ci sono molti fattori che possono influire su un buon riposo. Dalla comodità del materasso, alla posizione tenuta durante la notte, passando per l’alimentazione che può creare disturbi. Ma la scienza ha anche individuato quali possano essere le ore migliori per il riposo, individuando l’orario migliore per andare a dormire.
Uno studio, pubblicato sull’European Heart Journal Digital, ha infatti rivelato che la stanchezza accumulata per coloro che dormono poche ore a notte, può anche portare a problemi cardiovascolari. Il test ha preso in esame un campione di oltre 88 mila persone (58% donne e 42% uomini) di età compresa tra 43 e 79 anni, e si è osservata l’associazione tra il tempo di insorgenza del sonno e le malattie cardiovascolari. Ciascuno è stato monitorato per una settimana, tra il 2013 e il 2015, attraverso un accelerometro indossato al polso.
Dopo circa 5-6 anni dalla racconta delle informazioni, il 3,58% delle persone aveva sviluppato un evento cardiovascolare (infarto miocardico, insufficienza cardiaca, cardiopatia ischemica cronica, ictus e attacco ischemico). E soprattutto è stato analizzato l’orario in cui queste persone andavano a dormire ed è stato determinato che coloro che si addormentavano a mezzanotte o più tardi avevano un rischio maggiore del 25% di sviluppare malattie cardiovascolari; quelli che si addormentavano prima delle 22 avevano un rischio maggiore del 24%; mentre chi si addormentava tra le 23 e le 24 aveva un rischio del 12% in più rispetto a chi si addormentava nell’ora precedente.
Attraverso questi dati, quindi, in conclusione, l’orario perfetto per andare a dormire è stato indicato tra le 22 e le 23, essendo questo l’arco di tempo in cui è associabile un minor rischio di sviluppare malattie cardiache. Andare a letto troppo presto (e soprattutto molto tardi) può infatti influire negativamente sulla frequenza cardiaca e creare spiacevoli scompensi.
Lo studio, inoltre, rivela che ci possa essere un’incidenza maggiore nelle donne, poiché con l’avanzare dell’età e la menopausa, la donna è soggetta ad un sonno più difficile proprio a causa della progressiva diminuzione di ormoni estrogeni, e questo comporta una maggior esposizione ad eventi cardiovascolari, molto superiori rispetto alla controparte maschile.
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