Il pisolino pomeridiano fa bene o no al nostro benessere psicofisico: scopriamo cosa dicono i medici e cosa comporta la classica pennichella.
In tanti sono soliti riposare nel pomeriggio, magari dopo aver pranzato, per un breve lasso di tempo, giusto una mezz’oretta. Il pisolino pomeridiano se lo possono concedere in pochi, i giovanissimi, oppure i pensionati, ma questa pratica è una buona abitudine? Scopriamo cosa dicono i medici e quali processi fisiologici innesca la classica pennichella pomeridiana.
Dormire nel pomeriggio, concedendosi il lusso di una sana pennichella, è un’abitudine molto diffusa in tutto il mondo. Una breve dormita, magari non profonda, permette di riposare e di rigenerare le energie e per scacciare via il senso di sonnolenza che insorge dopo il pasto, specie se ci si sveglia presto la mattina. Riposare dopo pranzo fa bene o male?
La pannichella pomeridiana, cosa succede al nostro corpo: gli effetti del sonnellino post pranzo
In realtà, a livello scientifico, non ci sono risposte precise sui benefici del pisolino pomeridiano, tuttavia, secondo gli esperti, il riposto post pranzo comporterebbe molteplici benefici sia fisici che mentali, a patto che la siesta non sia troppo lunga. Dunque, il sonnellino pomeridiano incide sul nostro benessere e sulla nostra salute, ma va fatto correttamente.
Il pisolino pomeridiano, di circa trenta minuti, migliora l’umore, aumentando la concentrazione e riducendo lo stress fisico e mentale. Secondo i medici, inoltre, questa abitudine favorirebbe anche le attività cognitive, aumentando la produttività per il resto della giornata. La pennichella, infatti, è un processo fisiologico che gli esseri umani hanno sin dalla nascita.
È il pranzo che induce una sorta di sonnolenza, specie quando si è abituati ad alzarsi prestissimo al mattino. La sonnolenza è legata anche la processo digestivo, causata dal carico glicemico in aumento. In tal senso, il nostro corpo produce insulina, la quale richiede un grosso dispendio energetico da parte dell’organismo. Per questo motivo ci si sente stanchi e assonnati, dopo aver pranzato.
Il senso di sonnolenza è determinato sia dal processo digestivo che da altri fattori, come ad esempio le giornate corte durante i mesi freddi, con la luce del Sole che diminuisce, trasmettendo una certa stanchezza. Ma la sonnolenza prende il sopravvento anche in estate, con le temperature elevate che tolgono le energie e abbassano la pressione.
Quanto tempo riposare dopo pranzo e quali sono i vantaggi del pisolino
E ancora, come accennato, il pisolino pomeridiano è invogliato anche dalla carenza di sonno notturno. Dormiamo troppo poco, e i ritmi frenetici della vita influenzano negativamente il nostro ritmo circadiano. Ma quanto deve durare la pennichella, affinché possa dare effetti positivi?
Secondo i medici, questa deve durare tra i 20 e i 30 minuti, quindi il tanto che basta entrare nella fase di sonno leggero. Non bisogna addentrarsi nella fase di sonno profondo, altrimenti si innesca il desiderio di voler dormire di più e si offusca la mente. Dormire troppo tempo, infatti, potrebbe essere controproducente. Inoltre, si consiglia di riposare non troppo distante dal pasto.
La cosa migliore da fare sarebbe quella di camminare venti minuti dopo pranzo, per abbassare il picco glicemico e per migliorare il processo digestivo, per poi riposare mezz’ora, recuperando le energie. Riposare dopo il pasto permette di ridurre la pressione sanguigna, di aumentare la concentrazione e di migliorare la produttività. Dopo il risveglio, un buon caffè è la soluzione ideale per riprendere le attività quotidiane con il massimo della grinta.