Gli importi delle multe per la violazione delle norme previste dal Codice della Strada sono destinati a salire a partire dal prossimo anno: il motivo.
Brutte notizie in arrivo per gli automobilisti italiani. A partire dal 1° gennaio 2025, difatti, potrebbero arrivare degli aumenti per le varie sanzioni previste in caso di violazione delle norme del Codice della Strada.
Le multe saliranno non in virtù della riforma del Codice, che potrebbe entrare in vigore prima delle festività natalizie dopo la discussione in Aula, bensì per effetto della rivalutazione periodica degli importi in base all’inflazione, adeguamenti che erano stati sospesi negli anni precedenti, ma fino al 31 dicembre 2024. Secondo le ultime stime, si prevedono aggiornamenti che possono portare le multe attualmente previste a salire anche del circa 6%, ma si ipotizza anche che l’aumento possa essere molto più alto.
Codice della strada, rivalutazione degli importi delle multe: cosa accadrà nel 2025
Dal prossimo 1° gennaio 2025 le multe per la violazione delle norme previste dal Codice della Strada potrebbero salire notevolmente. Il 31 dicembre scadrà la sospensione della rivalutazione periodica degli importi in base all’inflazione. Gli adeguamenti, stando a quanto stabilito dalla legge, vengono effettuati ogni due anni, ma attraverso la Legge di Bilancio 2023 era stato deciso si sospenderli a partire dal 1° gennaio 2023.
La nuova Manovra non prevede un ulteriore stop, dunque, gli importi delle multe verranno aggiornati tenendo conto dell’aumento dei prezzi che nel biennio 2022-2024 si è attestato, secondo le stime Istat, al 5,7%. Applicando il tasso di inflazione in questione, per fare alcuni esempi, una sanzione per divieto di sosta passerebbe da 42 a quasi 45 euro, mentre quella per il passaggio con il semaforo rosso da 167 a 177 euro. Infine, il minimo previsto per una multa per eccesso di velocità, con superamento del limite compreso tra i 40 ed i 60 km/h, potrebbe salire dai 544 euro attuali a quasi 574.
Gli aumenti potrebbero essere più alti
Secondo quanto spiega un documento dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) questi i rincari potrebbero essere anche più pesanti per gli automobilisti. Il Governo, difatti, potrebbe decidere di non tenere il tasso di inflazione dell’ultimo biennio, ma quello degli ultimi quattro anni, dal 2020, quando è stato effettuato l’ultimo adeguamento, al 2024. In questo caso, il tasso di inflazione registrato è del 17,3%. Se dovesse concretizzarsi questa ipotesi, gli importi salirebbero ancor di più. Sempre prendendo in esame gli esempi che abbiamo riportato sopra: una multa per divieto di sosta arriverebbe a quasi 50 euro; quella per passaggio con semaforo rosso a 196 euro e, infine, il minimo per eccesso di velocità (tra 40 e 60km/h oltre il limite) a 638 euro. Per le conferme sulla rivalutazione si dovrà ora attendere e capire cosa accadrà.