Micropause al lavoro, sono fondamentali: come bisogna fare

Se non sei abituato a farle, comincia già adesso, perché le micropause al lavoro o nello studio ti fanno affrontare gli impegni con più voglia e ti fanno produrre di più. In che modo.

Micropause al lavoro, diversi studi recenti e non confermano la loro importanza. E su questo aspetto giocano molto diverse pubblicità di snack e simili. Fare un break coincide con la volontà di volersi concedere qualcosa da mettere sotto ai denti, magari in accoppiata con l’immancabile caffè.

Un uomo che fa una pausa sul lavoro
Micropause al lavoro, sono fondamentali: come bisogna fare (ketumbar.it)

E soprattutto nel corso di una giornata lunga e produttiva, ma sempre faticosa, fare delle micropause al lavoro o nello studio può risultare rigenerante. Sia per il fisico che per la mente, staccare per una decina di minuti o per un quarto d’ora è qualcosa di non poco rilievo.

Già solo pensare che stia per arrivare il momento di fare un break tra un obbligo e l’altro fornisce un senso di conforto. Poi nel mezzo si può scambiare qualche chiacchiera con i colleghi, oppure fare una chiamata a casa. Ed anche se per altro, ad esempio per un pisolino di dieci minuti, interrompere quel che si fa per ore ed ore spesso controvoglia è molto importante.

A livello neurologico poi questo fattore è davvero benefico. Il cervello funziona quasi come una monoposto di Formula 1: gli serve una sosta ai box per fare il giusto rifornimento e partire nelle condizioni migliori possibili. La conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista specializzata di settore PLOS ONE su 2300 individui.

Come gestire lo stress sul lavoro?

Registrando le loro performance in diverse attività, e monitorando gli effetti legati alle pause di pochi minuti, è venuto fuori che le prestazioni medie risultavano migliorate alla ripresa. Si ha la sensazione di provare meno fatica e di ottimizzare il recupero delle energie. Ma tutto ciò vale solo per degli specifici contesti.

Una donna che fa una pausa sul lavoro
Come gestire lo stress sul lavoro? (ketumbar.it)

Nel senso che, quando si ha uno sforzo cognitivo non eccessivo, questi effetti sembrano più evidenti. E più in generale, un riposo risulta essere più rigenerante in misura proporzionale a quello che è lo sforzo compiuto. Tant’è vero che ci sono aziende, in diversi Paesi del mondo, che hanno adottato delle strategie apposite.

Ad esempio c’è il Casual Friday: il venerdì gli impiegati possono arrivare al lavoro vestiti come meglio credono, cosa che fa sentire più liberi e rilassati e con il sentore di avere meno obblighi. Oppure ancora, ci sono delle sale con divani appositamente adibiti ad una dormitina postprandiale. Ed è diffusa anche, in certi contesti, l’abitudine di sottoporre i dipendenti ad un’ora di esercizi fisici. Oppure allo yoga.

E quindi, inserire micro-pause meditate durante la giornata aiuta a recuperare energie mentali preziose. E promuove anche uno stato di calma e lucidità mentale. Di certo i più conservatori non comprenderanno questo principio del fare delle pause, e lo vedranno come una sorta di discontinuità che fa da ostacolo alla produzione.

Così non è: è la scienza che conferma, mediante appositi esperimenti ed osservazioni, che invece staccare anche solo per pochissimo, giova all’umore, a mente e corpo ed anche alla produttività. Del resto fare qualcosa di buonumore è assai meglio che farlo quando si è scocciati, annoiati e stanchi. Quindi è bene concedersi anche più di una micropausa sul lavoro o nello studio, ogni giorno.

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