Lutto nel mondo dello sport, 18enne giocatore di rugby di un club neozelandese muore improvvisamente durante il riscaldamento prima di un match.
Si è accasciato a terra, all’improvviso, durante il riscaldamento prima di un importante match di campionato. È morto sotto lo sguardo dei compagni di squadra e sotto gli occhi del pubblico presente allo stadio, il 18enne Brook Wilson, giocatore di rugby in un club neozelandese. È accaduto al Woodend Rugby Football di North Canterbury, in Nuova Zelanda.
Sono ancora da accertare le cause del decesso dell’adolescente, amato dalla comunità, studente modello e abile giocatore. Il ragazzo non aveva mai avuto problemi di salute, inoltre, le recenti visite mediche, svolte a settembre, non avevano riscontrato anomalie nel suo cuore. Uno sportivo che si è sempre allenato duramente, per coronare il suo sogno, quello di diventare giocatore di rugby professionista.
La comunità è scossa dalla morte improvvisa del giovane Brook Wilson e si è stretta attorno alla sua famiglia. Lo scorso martedì, Brook aveva partecipato a una serata organizzata dal sua scuola in un ristorante di North Canterbury, il The Good Home Pegasus, dove aveva festeggiato con gli amici. Mark Peterson, presidente del Woodend Rugby Club, ha espresso le sue condoglianze e la grande tristezza che ha colpito la società sportiva.
Scott Liddle, presidente della Kaiapoi High School, la scuola frequentata dal 18enne, ha espresso parole di vicinanza per la famiglia Wilson, affermando che Brook era una ragazzo ben voluto da tutti, al quale tutti volevano bene. Davanti è sé aveva un futuro luminoso.
I funerali si sono svolti lo scorso 14 novembre, a Rangiora, cittadina della Regione di Canterbury. Nel frattempo, amici e parenti della vittima stanno raccogliendo fondi per aiutare economicamente la famiglia. La squadra di Brook, che ha assistito alla tragedia, è rimasta sotto shock.
Wilson non aveva mai avuto problemi di salute, né aveva mai dato avvisaglie di malessere o sintomi che destassero particolare preoccupazione. Tutto è accaduto in maniera inaspettata, e il dramma si è consumato nel giro di pochi istanti. “Si è sentito male” soccorritori con Sinner durante la partita di Torino.
“Brook ha vissuto la vita al massimo, era un ragazzo fantastico e aveva un gruppo di amici molto leali, cosa rara in questi tempi difficili”, ha dichiarato il preside del liceo frequentato dal giovane, mentre il padre, Tony Wilson, ha ringraziato l’intera comunità per il sostegno profuso e per lo spirito di fratellanza di tutte le persone della città. “Non riesco a credere quanto fosse popolare mio figlio”, ha concluso l’uomo.
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