Formula 1, licenziamento ufficiale: “Cacciato con un SMS” | Caos nel paddock

Il siluramento è avvenuto con un messaggio sul telefonino, il diretto interessato ci è rimasto malissimo. Ed ora è polemica velenosissima riguardo a quanto sta succedendo.

Il Mondiale di Formula 1 si è chiuso con la vittoria di Max Verstappen, per quanto riguarda il titolo Piloti. Resta da stabilire invece chi, tra McLaren e Ferrari, riuscirà a portare in bacheca un successo che manca da tantissimo tempo. In ballo c’è il Mondiale Costruttori, con la scuderia Britannica che sopravanza davvero di poco quella italiana.

La griglia di partenza di un GP di F1
Formula 1, licenziamento ufficiale: “Cacciato con un SMS” | Caos nel paddock (tivolirugby.it) Foto Ansa

Quando siamo a due GP dalla fine della stagione 2024, la McLaren ha 608 punti contro i 584 della Ferrari. La Red Bull, a 555, è tagliata fuori. La vittoria tra i costruttori manca all’una dal 1998 ed all’altra dal 2008. In ogni caso è da fin troppo che la bacheca è rimasta vuota.

La stagione in corso ha visto anche alcuni stravolgimenti e cambiamenti, quasi tutti in casa Red Bull. La scuderia anglo-britannica ha visto la fuoriuscita di diverse persone chiave nei loro ruoli, a cominciare da Adrian Newey. Il guru degli ingegneri di Formula 1 si unirà all’Aston Martin a partire dalla prossima primavera, sottostando ad un fermo di tre mesi come da clausola del suo precedente contratto.

Poi è stato annunciato l’ingresso in F1 dell’Audi, che vedrà in Mattia Binotto una delle sue figure più importanti. E poi ci sono stati e ci saranno degli eclatanti cambi di sedile. Sono già certi quelli che porteranno Lewis Hamilton in Ferrari, Carlos Sainz alla Williams ed Andrea Kimi Antonelli alla Mercedes. C’è però anche un clamoroso e brusco licenziamento, del quale parla il diretto interessato.

Scossone in F1, parla il silurato

La vigilia del Gran Premio del Qatar ha portato con sé una notizia sorprendente: il licenziamento di Tim Mayer, delegato statunitense della FIA, da parte del presidente Mohammed Ben Sulayem. Questo evento ha scatenato una serie di reazioni e commenti, con Mayer che non ha esitato a esprimere il suo punto di vista fortemente polemico sulla situazione attuale all’interno della Federazione.

Tim Mayer
Scossone in F1, parla il silurato (tivolirugby.it) Foto Linkedin

Mayer, che ha dedicato quindici anni alla Federazione Internazionale dell’Automobilismo, ha appreso della sua rimozione tramite un messaggio su telefonino inviato da uno degli assistenti di Ben Sulayem. “Il fatto che un’organizzazione così grossa e conosciuta a livello mondiale possa licenziare qualcuno con un SMS non è un buon segnale per la gestione della federazione”, ha dichiarato Mayer.

Pare che la decisione sia stata motivata da un presunto “attacco personale” da parte di Mayer, legato ad un’appello presentato dai responsabili del Circuit of the Americas (COTA) dopo un’invasione di pista da parte dei tifosi. L’epilogo di Mayer nella FIA non è stato semplice. In un’intervista a BBC Sport, il diretto interessato ha rivelato che le opinioni di Ben Sulayem riguardo alla penalizzazione dei piloti per linguaggio inappropriato sono state comunicate non direttamente agli steward, ma attraverso il suo staff.

Questo ha sollevato interrogativi sulla correttezza e l’indipendenza della commissione di steward, fondamentale per la supervisione delle gare. Un caso emblematico di questa nuova politica è stata la punizione inflitta a Max Verstappen, costretto a svolgere servizi sociali per un’imprecazione durante il GP di Singapore. Allo stesso modo, Charles Leclerc ha ricevuto una multa di 10.000 euro, metà dei quali sospesi, per una frase non appropriata durante una conferenza stampa dopo il GP del Messico.

La questione della penalità ad Alonso

Un altro episodio controverso ha riguardato Fernando Alonso, al quale era stata inflitta una penalità di dieci secondi durante il Gran Premio dell’Arabia Saudita del 2023. Secondo quanto riferito, Ben Sulayem avrebbe contattato un alto funzionario della FIA per annullare la sanzione, consentendo ad Alonso di mantenere il suo terzo posto. Questo intervento ha suscitato ulteriori critiche nei confronti del presidente, portando a un’indagine interna da parte della FIA.

Fernando Alonso su Aston Martin
La questione della penalità ad Alonso (tivolirugby.it) Foto Ansa

Anche se Ben Sulayem è stato scagionato da un’inchiesta del Comitato etico, le accuse di favoritismi e di mancanza di trasparenza continuano a circolare, alimentando il malcontento tra i membri della Federazione.

La partenza di Mayer segue quella di Janette Tan, vice-direttore di gara della Formula 2. E si inserisce in un contesto di crescente instabilità all’interno della FIA. Negli ultimi mesi, diverse figure chiave hanno lasciato i loro ruoli, tra cui l’ex direttore di gara della F1, Niels Wittich, e il responsabile della conformità, Paolo Basarri. Questi eventi sollevano interrogativi sull’ambiente di lavoro e sulla leadership della FIA.

Mayer ha espresso preoccupazione per la perdita di talenti nel settore, sottolineando che Tan rappresentava una figura promettente per il futuro della FIA. “Non ci sono molti direttori di gara di livello altissimo, e perderne uno è un problema serio. Continuando così, non rimarrà più nessuno”, ha affermato.

La sua partenza, insieme a quella di altri, evidenzia la difficoltà di mantenere professionisti competenti in un clima di incertezze e controversie. Lo stesso clima si respira alla Red Bull, divisa quest’anno da una lotta intestina tra fazioni avverse e che ha rischiato di far perdere il quarto titolo di fila a Verstappen. Chi ne farà sicuramente le spese è invece Sergio Perez, ormai ai titoli di coda.

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