Tante persone si addormentano con la luce accesa: uno studio chiarisce gli effetti negativi del dormire con la luce accesa e cosa si rischia.
Dormire con la luce accesa è una cattiva abitudine molto comune. Tantissime persone, infatti, sono solite addormentarsi lasciando la luce accesa, molte di queste la lasciando appositamente accesa, per cullarsi nel dormiveglia, altre, invece, si addormentano improvvisamente, a causa della stanchezza accumulata durante la giornata. Ma quali sono i rischi dell’addormentarsi con la luce accesa?
Una fonte di luce, anche se piccola, magari proveniente dalla classica abat-jour sul comodino, accanto al letto, comporta molteplici effetti negativi sulla nostra salute. Una eccessiva esposizione notturna, infatti, può portare a conseguenze importanti per la salute. Diamo uno sguardo ai risultati pubblicati da uno studio svolto dalla Flinders University, in Australia.
Anche una piccola fonte luminosa, durante il sonno, incide sulla nostra salute e comporta certi rischi, alcuni anche gravi. Pubblicato sulla testata scientifica The Lancet, lo studio svolto alla Flinders University in Australia ha evidenziato la connessione che esiste tra luce notturna e sviluppo di alcune patologie. Lo studio, inoltre, conferma altri dati, riscontrati negli ultimi anni.
Ciò che emerge è che, dormire con la luce accesa, aumenta il rischio di sviluppare diabete, ipertensione e obesità, soprattutto nelle persone più anziane. Ma per quale motivo? La luce accesa, anche se proveniente dalla abat-jour, quindi abbastanza fioca e calda, disturba la qualità del sonno, alterando il ritmo circadiano, ossia il naturale ciclo sonno – veglia.
Alterando il nostro orologio biologico, la luce notturna disturba l’intero organismo, sfasando il ciclo luce – buio. Come spiega il professor Andrew Phillips, autore dello studio, la luce comporta certi effetti sulla salute umana. Come ormai si sa da molto tempo, chi svolge lavori notturni ha il ritmo circadiano sfasato, e ciò incide fortemente sullo stato di salute.
Non solo, chi svolge lavori di notte è maggiormente soggetto a ipertensione e diabete di tipo 2, proprio per via dell’alterazione del ciclo sonno – veglia. Il corpo, in questo caso, viene tratto in inganno e non riesce ad adeguarsi ai segnali ambientali. L’alterazione, poi, si associa a una minore tolleranza al glucosio e alla produzione anomala di insulina. Pisolino pomeridiano, fa bene o no?
L’esposizione alla luce notturna può provocare disfunzioni metaboliche, portando al corpo effetti negativi, come mal di testa, stanchezza, problemi di digestione, fino all’insorgenza di patologie. Naturalmente, la luce comporta anche una minore qualità del sonno in generale, incidendo sulle prestazioni cognitive e sul senso di stanchezza, facendo riposare meno ore.
Secondo i dati evidenziati dallo studio su decine di pazienti, chi dorme con la luce accesa, specie nella fascia oraria 00:00 – 06:00 del mattino, ha un rischio più elevato di sviluppare diabete di tipo 2. Dunque, va da sé che dormire in un ambiente confortevole, insonorizzato e con la luce spenta, comporta una qualità di sonno migliore, riducendo anche gli effetti negativi. Non riesci ad addormentarti? Evita questi cibi dopo le 18.
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