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Benessere

Altro che acido: l’olio d’oliva che pizzica fa bene per queste patologie

Molti pensano che l’olio d’oliva che pizzica faccia male, ma in realtà è vero l’opposto: cosa rivela una recente ricerca.

L’olio extra vergine d’oliva è conosciuto per i suoi numerosi benefici sulla salute, ma recentemente gli studi hanno evidenziato che può essere particolarmente utile per contrastare malattie legate al metabolismo, come la steatosi epatica e la sindrome metabolica.

L’olio d’oliva che pizzica fa bene per queste patologie (Tivolirugby.it)

La chiave di questi effetti benefici risiede nel contenuto di oleocantale, un composto fenolico presente nell’olio che è noto per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Questo composto conferisce anche al olio quel caratteristico pizzicore in gola, un segno distintivo della sua qualità e potenza.

L’oleocantale: il composto che fa la differenza

Il composto fenolico oleocantale è il principale responsabile dei benefici dell’olio extra vergine d’oliva, in particolare per quanto riguarda la riduzione dell’infiammazione e l’azione antiossidante. Sebbene gli effetti complessivi di questo composto sulla salute cardiometabolica non siano completamente chiari, gli studi condotti finora suggeriscono che un’alimentazione ricca di olio contenente oleocantale può avere effetti significativi, anche a breve termine.

Le incredibili proprietà dell’olio di oliva nuovo (Tivolirugby.it)

Gli effetti positivi di una dieta ricca di oleocantale sono particolarmente evidenti per le persone affette da sindrome metabolica o steatosi epatica. Queste patologie sono legate a disfunzioni metaboliche che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e diabete. In un recente studio condotto dall’Università di Palermo, è stato osservato che l’assunzione regolare di olio extra vergine d’oliva con un’alta concentrazione di oleocantale ha portato a miglioramenti significativi in vari parametri metabolici, tra cui la distribuzione del grasso addominale e le citochine infiammatorie.

Lo studio sull’olio nuovo e i risultati ottenuti

Lo studio ha coinvolto 23 soggetti, di cui 15 uomini e 8 donne, con una media di età di 60 anni, tutti affetti da sindrome metabolica e steatosi epatica. I partecipanti sono stati sottoposti a un trattamento di 2 mesi con olio extra vergine d’oliva ricco di oleocantale. Durante questo periodo, sono stati monitorati diversi parametri, tra cui il peso corporeo, la circonferenza vita, l’indice di massa corporea (BMI) e i livelli di transaminasi alanina, che sono indicatori di danno epatico.

I risultati sono stati sorprendenti: i soggetti hanno mostrato una riduzione del peso corporeo, della circonferenza vita, e una diminuzione significativa del BMI. Inoltre, i livelli di transaminasi alanina e indice di fegato grasso (FLI) sono migliorati, indicando un miglioramento della funzione epatica e una riduzione della steatosi epatica. Un altro risultato positivo è stato l’abbassamento delle citochine infiammatorie, come l’interleuchina-6 (IL-6), l’interleuchina-17A (IL-17A), e il fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α), che sono marcatori di infiammazione cronica.

Al contrario, la citochina antinfiammatoria IL-10 è aumentata, suggerendo una risposta immunitaria più equilibrata. Inoltre, è stato osservato un aumento dello spessore del grasso sottocutaneo, con una concomitante riduzione del rapporto tra grasso viscerale e grasso sottocutaneo, che è un altro indicatore positivo di salute metabolica.

Benefici globali per la salute cardiometabolica

L’analisi dei risultati ha rivelato delle correlazioni positive tra la riduzione del peso corporeo e il miglioramento della distribuzione del grasso, mentre una correlazione negativa è stata osservata tra la riduzione dell’IL-6 e lo spessore del grasso sottocutaneo. Questi risultati suggeriscono che l’olio extra vergine d’oliva ricco di oleocantale può influire positivamente su diversi aspetti della salute metabolica, riducendo non solo l’infiammazione, ma anche il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete.

L’integrazione di olio extra vergine d’oliva in una dieta quotidiana, soprattutto per chi è a rischio di sindrome metabolica e steatosi epatica, sembra quindi rappresentare una strategia efficace per migliorare la salute metabolica e ridurre il rischio di malattie croniche legate al metabolismo. Ora non ti resta che scegliere il miglior olio al supermercato, anche se sarebbe sempre meglio affidarsi a un contadino di fiducia.

Gabriele Mastroleo

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