Cosa fare per camminare allo scopo di perdere peso il più rapidamente possibile. Non basta soltanto raggiungere un punto prestabilito, come devi procedere.
Camminare per perdere peso, c’è modo e modo di farlo. Nel senso che, non rispettando alcune indicazioni basilari, i risultati saranno scarsi o nulli. E non avrai fatto altro che concederti un po’ di aria all’aperto oltre che una sgranchita alle gambe. Cosa che comunque male non fa.
Ma camminare per perdere peso richiede delle specifiche condizioni. In particolare, quale ritmo di camminata è il più efficace per bruciare calorie e perdere così peso? Questo è un approccio molto consigliato per iniziare a fare attività fisica, anche a distanza di molto tempo.
Perché una camminata non costa nulla, non richiede chissà quali attrezzature e puoi farlo in maniera gratuita a qualsiasi ora del giorno. La differenza in positivo la farà il posto scelto. Un bel percorso in campagna o comunque alla lontana da un ambiente urbano e dal transitare a volte imprevedibile dei veicoli è l’ideale.
La camminata presenta numerosi vantaggi: è a basso impatto, riducendo il rischio di infortuni rispetto ad attività più intense, e può essere facilmente integrata nella vita quotidiana. E camminare stimola la circolazione sanguigna, rafforza il sistema immunitario e contribuisce a migliorare l’umore. Per dimagrire però è richiesta una specifica andatura.
A quale velocità camminare per dimagrire?
Quando si parla di perdere peso camminando, una delle domande più comuni riguarda la velocità. Gli esperti concordano sul fatto che non esista una risposta unica, poiché la velocità ottimale per dimagrire dipende da vari fattori, tra cui il livello di fitness individuale e la frequenza cardiaca.
Una camminata moderata, compresa tra i 4 e i 6 km/h, è generalmente considerata efficace per la perdita di peso. Proprio 6 km/h è consigliato. Questo ritmo consente di rimanere nella cosiddetta “zona aerobica”, dove il corpo brucia principalmente i grassi come fonte di energia.
Per massimizzare i benefici della camminata, è bene monitorare la frequenza cardiaca. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Sports Science and Medicine, camminare ad una velocità che porta la frequenza cardiaca a un intervallo tra il 50% e il 70% della propria frequenza massima (calcolabile con la formula 220 meno l’età) è particolarmente efficace. Questo range aiuta a migliorare non solo la perdita di peso, ma anche la salute cardiovascolare generale.
Un altro aspetto cruciale per la perdita di peso è la durata dell’esercizio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana per ottenere risultati significativi. Ciò significa che, per dimagrire, è importante camminare regolarmente e per periodi prolungati. Più a lungo cammini, più calorie bruci.
Recenti ricerche condotte dall’Università Statale di Milano hanno rivelato che fare pause brevi durante la camminata può effettivamente aumentare il dispendio energetico. Lo studio ha dimostrato che camminare o salire le scale in sessioni brevi di 10-30 secondi può comportare un consumo energetico superiore dal 20% al 60% rispetto a una camminata continua.
Ciò significa che anche piccole interruzioni nella tua routine quotidiana, come alzarsi dalla sedia o prendere le scale invece dell’ascensore, possono contribuire ad un maggiore consumo calorico. Ed apportare dei miglioramenti quantomeno alla resistenza fisica. Un altro studio conferma anche che più cammini e più vivi, con la longevità media che aumenta.